giovedì 21 giugno 2018

Modulo PON - LUDORITMICA


Il gioco e la creatività costituiscono due elementi naturalmente presenti nel fare e nell’agire del bambino. Proprio da tali elementi parte il Modulo Pon Fse di “Ludoritmica” dell’anno scolastico 2017-2018, un percorso ludico-didattico che conduce il bambino nel mondo dei suoni e del ritmo. Il Pon, rivolto a bambini dell'ultimo anno della Scuola dell'infanzia e la classe prima della Scuola Primaria del nostro Istituto Comprensivo, si è svolto nel setting del laboratorio musicale della scuola dell’infanzia “Peter Pan” di Crescentino e ha avuto la durata di 30 ore. Tutor d'aula la maestra Rita Cremonesi con esperienza decennale in questo settore e Maria Arnone in qualità di docente neoassunta che ha presenziato al laboratorio innovativo per attività di formazione in servizio. I bambini sono stati seguiti dall' esperto Alessandro Padovani, formatore e ricercatore in didattica della musica. Il metodo utilizzato è stato il metodo Bianchi che può essere definito come un’esperienza basata su un processo comunicativo, in cui la musica non è il fine dell’azione educativa, ma un mezzo straordinario per stimolare e amplificare il potenziale della corteccia uditiva del cervello. La metodologia Bianchi parte dal bambino, da cui tutto deriva e a cui tutto conduce, considerando il suo magico mondo e la sua alchimia. Attraverso i vari giochi il bambino apprende la letto-scrittura, il calcolo logico-matematico e abilità trasversali come tranquillità, sicurezza in sé stesso e capacità di prendere decisioni, tutto questo in modo informale. L’attenzione non è rivolta tanto verso il prodotto finale, quanto sulle dinamiche che si attivano durante il percorso ludico-didattico musicale. La gratificazione consiste nel piacere del fare. L’obiettivo è aiutare i bambini a crescere, mantenendo alto il livello di autostima attraverso un’esperienza sonora e ritmica gratificante. 
I giochi presentati ai bambini hanno come riferimento le coppie oppositive (suono, silenzio, forte, piano) che costituiscono l’esperienza primaria del bambino e si consolida lo schema corporeo. Altri giochi hanno il compito di aiutare i bambini a sviluppare a tenere il tempo. Si basano sulla possibilità di parlare il ritmo, ovvero di eseguire strutture di forma parlata, ad esempio il proprio nome, ritmando le sillabe con l’uso iniziale delle proprie mani in plauso (“cellule ritmiche” del metodo Bianchi).
Il pon si è concluso con una “lezione a porte aperte” in cui i genitori hanno assistito a tutti i giochi-attività svolti dai propri figli, tutto in un clima disteso, dove i bambini sono stati protagonisti del proprio fare e del proprio agire. Questa esperienza didattica farà parte del “curriculum” scolastico dei piccoli alunni.
Maria Arnone
Rita Cremonesi