lunedì 25 giugno 2018

Il nostro viaggio "A scuola" sul Fiume PO


Siamo finalmente giunti al termine del modulo “A scuola sul fiume PO”, compreso nel PON sull’Inclusione del 2018.
20 alunni della scuola secondaria di primo grado di Crescentino hanno partecipato a 4 giornate all’aria aperta pedalando, pagaiando e anche …..nuotando!!!

Il primo incontro si è svolto il 21 aprile 
in bicicletta.

abilissimi nel guadare il fiume
 A partire da Cascina Ressia i ragazzi hanno fatto un bel percorso lungo il Fiume, sia su strada, che su sterrato. Hanno osservato il paesaggio circostante, il ghiareto, il bosco planiziale, le coltivazioni, la fauna.












Al ritorno, stanchissimi, ma felici e…un po’ doloranti!!!, hanno fatto un laboratorio di orientamento usando la bussola e la mappa.




Il 27 aprile siamo scesi direttamente sul fiume con un Raft (gommone). 
Però prima bisogna controllare che sia gonfio


Massimo e Juri hanno fatto una lezione teorica: hanno fornito cenni sulla navigazione, hanno dato consegne sulla sicurezza in fiume e hanno illustrato la morfologia fluviale. 



Ci siamo imbarcati A Verrua Savoia e da lì abbiamo navigato fino a Palazzolo, dove ci siamo fermati per la sosta pranzo.
Dopo pranzo abbiamo ripreso la navigazione e ci siamo fermati su un isolotto sabbioso dove è stata messa in pratica una lezione teorica tramite lo svolgimento di attività ludico-ricreative che avevano lo scopo di divertire e di aggregare i ragazzi. Ripreso il Raft, siamo poi sbarcati a Pontestura.




Il 12 maggio la giornata si è svolta tra Cascina Ressia e il fiume. Al mattino i ragazzi hanno prelevato dei macroinvertebrati nel fiume e poi li hanno analizzati al microscopio.





Di pomeriggio il mitico Max ha distribuito l’attrezzatura ai ragazzi: muta, salvagente, caschetto, pagaia. Dopo un ripasso delle tecniche già apprese prima e dopo la spiegazione delle manovre di sicurezza e di salvamento, ci siamo imbarcati a Verrua Savoia. 


Dopo poco abbiamo fatto le prime prove di acquaticità in acqua piatta e in seguito via….con la discesa!!! 




Da qui sono cominciate diverse prove di nuoto e i ragazzi hanno messo in pratica le tecniche di salvamento in acqua corrente.




Durante il percorso c’è stato spazio per spiegare la morfologia del fiume e per sensibilizzare al rispetto della natura.

Infine, il 26 maggio abbiamo fatto la carta utilizzando materiali di riciclo. 

 Eccoci che ...facciamo il bucato di "carta"!!!

 Qui "impastiamo"...






Qui stendiamo la carta!!!










 Adesso costruiamo i nostri quaderni...






Guardate!!!!!
che belli!!!!!!

Di pomeriggio siamo partiti da Verolengo e da qui abbiamo sceso il fiume fino a Fontanetto. Questa volta i nostri abili marinai hanno imparato a condurre un rafting e si sono divertiti a schizzarsi a non finire!!!

eccoli alla guida del rafting, mentre la guida vera si....riposa!!!!

Alla fine bisogna ritirare il gommone...forza!!!!


giovedì 21 giugno 2018

Modulo PON - LUDORITMICA


Il gioco e la creatività costituiscono due elementi naturalmente presenti nel fare e nell’agire del bambino. Proprio da tali elementi parte il Modulo Pon Fse di “Ludoritmica” dell’anno scolastico 2017-2018, un percorso ludico-didattico che conduce il bambino nel mondo dei suoni e del ritmo. Il Pon, rivolto a bambini dell'ultimo anno della Scuola dell'infanzia e la classe prima della Scuola Primaria del nostro Istituto Comprensivo, si è svolto nel setting del laboratorio musicale della scuola dell’infanzia “Peter Pan” di Crescentino e ha avuto la durata di 30 ore. Tutor d'aula la maestra Rita Cremonesi con esperienza decennale in questo settore e Maria Arnone in qualità di docente neoassunta che ha presenziato al laboratorio innovativo per attività di formazione in servizio. I bambini sono stati seguiti dall' esperto Alessandro Padovani, formatore e ricercatore in didattica della musica. Il metodo utilizzato è stato il metodo Bianchi che può essere definito come un’esperienza basata su un processo comunicativo, in cui la musica non è il fine dell’azione educativa, ma un mezzo straordinario per stimolare e amplificare il potenziale della corteccia uditiva del cervello. La metodologia Bianchi parte dal bambino, da cui tutto deriva e a cui tutto conduce, considerando il suo magico mondo e la sua alchimia. Attraverso i vari giochi il bambino apprende la letto-scrittura, il calcolo logico-matematico e abilità trasversali come tranquillità, sicurezza in sé stesso e capacità di prendere decisioni, tutto questo in modo informale. L’attenzione non è rivolta tanto verso il prodotto finale, quanto sulle dinamiche che si attivano durante il percorso ludico-didattico musicale. La gratificazione consiste nel piacere del fare. L’obiettivo è aiutare i bambini a crescere, mantenendo alto il livello di autostima attraverso un’esperienza sonora e ritmica gratificante. 
I giochi presentati ai bambini hanno come riferimento le coppie oppositive (suono, silenzio, forte, piano) che costituiscono l’esperienza primaria del bambino e si consolida lo schema corporeo. Altri giochi hanno il compito di aiutare i bambini a sviluppare a tenere il tempo. Si basano sulla possibilità di parlare il ritmo, ovvero di eseguire strutture di forma parlata, ad esempio il proprio nome, ritmando le sillabe con l’uso iniziale delle proprie mani in plauso (“cellule ritmiche” del metodo Bianchi).
Il pon si è concluso con una “lezione a porte aperte” in cui i genitori hanno assistito a tutti i giochi-attività svolti dai propri figli, tutto in un clima disteso, dove i bambini sono stati protagonisti del proprio fare e del proprio agire. Questa esperienza didattica farà parte del “curriculum” scolastico dei piccoli alunni.
Maria Arnone
Rita Cremonesi


















lunedì 18 giugno 2018

Scratch jr

Il pensiero Computazionale nella scuola dell'Infanzia - Scratch jr



Il coding come metodologia aiuta i più piccoli a pensare meglio e in modo creativo, stimola la loro curiosità attraverso quello che apparentemente può sembrare solo un gioco. Il coding consente di imparare le basi della programmazione informatica, insegna a “dialogare” con il computer, a impartire alla macchina comandi in modo semplice e intuitivo. Il metodo è attivo con poca teoria e tanta pratica. L’obiettivo è educare i più piccoli al pensiero computazionale, che è la capacità di risolvere problemi – anche complessi – applicando la logica, ragionando passo passo sulla strategia migliore per arrivare alla soluzione. E' stato ritagliato uno spazio nella didattica della musica attraverso il coding non solo per educare al pensiero creativo, ma anche per un suo risvolto pratico perché ha a che fare con la quotidianità, con molti oggetti che utilizziamo abitualmente e che riteniamo ormai indispensabili. Attraverso l'app per tablet Scratch jr, basata su un’interfaccia visuale, il bambino ha determinato le azioni di uno o più personaggi spostando blocchi o oggetti grafici su un monitor. A ciascun blocco corrisponde un’azione, una linea di codice che non ha bisogno quindi di essere digitato. Basta muovere o assemblare i mattoncini tra di loro nell’ordine necessario a raggiungere un certo obiettivo .
Per questa attività è stato ripreso il percorso musicale di ascolto e scrittura musicale e utilizzate le partiture del musicogramma "Aquario" di Camille Saint Saens.






lunedì 11 giugno 2018

Progetto "FaRe Musica".....le vostre idee

"Anche quest'anno, come accade dal lontano 1999, il progetto FaRe Musica si è concluso con il saggio finale di tutti gli ordini di scuola del nostro Istituto Comprensivo; un evento poliedrico che ha raccolto le diverse idee del fare musica a scuola. Quest'anno, anzichè soffermarci a descrivere l'evento, ho lasciato che fosse il pubblico, i genitori e il comune sentire cosa voglia dire "FaRe Musica" e le risposte sono motivanti, incoraggianti ma soprattutto cariche di significato. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al progetto, all'evento e a questa rilevante intervista".
Rita Cremonesi

Siamo abituati ad associare il verbo "sentire" all'udito, ma in realtà quello è "udire", il sentire nasce dai sentimenti, che abitano da un'altra parte, non nelle orecchie. La musica che emoziona è arte, fare musica significa mettersi in risonanza con la natura, fare musica è allegria, spensieratezza, collaborazione, entusiasmo, soddisfazione, incanto, sentimento, verità. 
Fare musica è gesto, desiderio, conoscenza, significato, anima, immaginazione, mood, condivisione, spensieratezza nella negatività comunicazione, libertà di espressione, unione, principio, una piacevole sfida senza nessun limite. Fare musica è espressione magica di sentimenti tramite le note, parlare e capire la stessa lingua, è sogno, creare e commuovere, ridere, rafforzare ed unire. La musica è vita, pace interiore è una forma d’arte completa e complessa che permette il contatto con la propria sfera emotiva. Fare musica vuol dire creare la colonna sonora della vita, usare un linguaggio universale e invisibile che ci permette di essere in sintonia con gli altri senza usare le parole. Fare musica è spazio , tempo, sentimenti, poesia, meraviglia, è un dono del cuore, un momento che dà senso alla meditazione. Fare musica dà gioia e solo chi sente queste cose può capire quando è finta o forzata. 
Quando non riusciamo con le parole è bello metterci le note. Fare musica vuol dire ascoltarla , ballarla, cantarla, sprigionare amore, felicità che esce da tutti i pori..beato chi vive di musica perché con la musica si è ricchi. Fare musica è positività...la sola che sa farti rivivere momenti indimenticabili. Fare vuol dire trasmettere energia...nel senso letterale, sentimentale ed anche nella fisica.


Lab Strumento Infanzia


Lab Canto Scuola Primaria



Classe terza Scuola Secondaria 1°





Orchesta Indirizzo Musicale Scuola Secondaria


Coro Docenti "Fuoriclasse"


Coro Genitori "Bimbi Sperduti"



Gran Finale



Preside dott. Giuseppe Graziano




Dicono di noi



I preparativi

Foto. Simone Ceron
ce.simone@yahoo.it