giovedì 27 giugno 2019

14enni in gita a Verona, Trento e Bolzano? si può fare!

All'inizio del mese di maggio, le classi terze della scuola media di Crescentino hanno abbandonato i loro "tanto amati" 😂 banchi di scuola per andare a visitare le città di Verona, Trento e Bolzano.
Due pullman colmi di ragazzini festosi sono partiti martedì 7 maggio alla volta di Verona dove abbiamo fatto un giretto in città e dove ci siamo divertiti a salire e scendere dagli spalti della mitica Arena, peraltro pronta ad attendere il suo pubblico!





Ecco alcuni dei coraggiosi professori!


















Il giorno dopo siamo rimasti incantati da una città splendida: Trento. Un gioiello architettonico che è stato testimone del lontano Concilio di Trento che durò dal 1545 al 1563.
Qui abbiamo ammirato la Cattedrale, le strade affrescate, il Palazzo del Buonconsiglio.















Abbiamo anche avuto tempo di fare un incontro particolare con un uomo moooolto anziano: il nostro amico Otzi risale a un'epoca compresa tra il 3300 e il 3100 a.C. e adesso vive a Bolzano, al museo Archeologico dell'Alto Adige.


L'ultimo giorno siamo andati al parco dedicato al cinema: Movieland, pieno di giostre e di spettacoli a tema. Abbiamo assistito alla realizzazione di alcune scene con dei veri stuntmen e anche il nostro professor Canuto ha avuto la sua parte!


 Eccolo che doma un toro bizzoso!

Dopo aver ballato sulle note di "Saranno Famosi"

Non sono mancate cene tipiche, risate e momenti di relax 







mercoledì 26 giugno 2019

Digital Story Telling alla Scuola dell'Infanzia

Il coding come metodologia aiuta i più piccoli a pensare meglio e in modo creativo, stimola la loro curiosità attraverso quello che apparentemente può sembrare solo un gioco. Il coding consente di imparare le basi della programmazione informatica, insegna a “dialogare” con il computer, a impartire alla macchina comandi in modo semplice e intuitivo. Il metodo è attivo con poca teoria e tanta pratica.
Scratch si presta a molteplici utilizzi , ma quest’anno, lo abbiamo utilizzato proprio come strumento per il Digital Storytelling.
Lo Storytelling o atto del narrare, è una metodologia che utilizza i principi della della narrazione al fine di inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica di senso. Raccontare storie è il miglior modo per trasferire conoscenza ed esperienza, ma anche idee e valori. 
Attraverso la narrazione l’uomo conferisce senso e significato al proprio stare al mondo e su queste basi costruisce forme di conoscenza che lo orientano nel suo agire. Il Digital Story Telling deriva dallo Storytelling ma fa riferimento all’utilizzo di strumenti digitali per narrare una storia.
L’attività proposta ha previsto la suddivisione dei bambini in gruppi e l’invenzione di una storia a tema “spaziale”. Ogni bambino ha individuato i personaggi della storia nonché le diverse ambientazioni. Si è utilizzata, altresì, la funzione di registrazione in modo da imprimere le voci degli alunni che hanno potuto interpretare i vari dialoghi. I vari personaggi sono stati programmati creando una storia interattiva digitale.

Cremonesi Rita



lunedì 24 giugno 2019

Saggio di teatro della Scuola Secondaria di I grado


Il 5 giugno le classi prime e seconde della Scuola secondaria A. Caretto si sono esibite in uno spettacolo teatrale a cui sono state invitate le famiglie.
Diretti sapientemente dalla professoressa Anna Molinari hanno eseguito numerose scenette cantate e recitate e hanno divertito il pubblico, che (nonostante) il caldo africano, ha resistito 😇 fino alla fine!



La classe 1E ha reinterpretato la favola dei 3 porcellini in chiave moderna


aiutata dalla instancabile professoressa Gencarelli 💓



Il gruppo teatrale Optional ha messo in scena "La mamma nella pubblicità" dove una fantastica MariaCristina ci ha fatti scoppiare dalle risate con la sua verve!


i ragazzi della classe 1B hanno raggiunto l'apice dello spettacolo con un esperimento sonoro fantastico: hanno recitato un temporale estivo UNICO!!!!💦💧


Gli studenti della classe 1D si sono cimentati in uno degli esperimenti più difficili al mondo: trasformare la chimica in....Versi!!!😅😅😅










Infine gli alunni della 1A hanno interpretato una fiaba direttamente scritta da loro "L'abito stregato"



















Il coro della scuola, diretto dalla professoressa Sappa, si è esibito in alcuno canti tra cui "Un poquito cantas",  e "La Danza delle spade", accompagnato dai musicisti dell'indirizzo musicale!



La professoressa Ortello, vicepreside del nostro Istituto ha portato i saluti del Dirigente e ha ricordato che i nostri ragazzi sono fantastici e che lavorano tanto tutto l'anno, non solo per le materie come Italiano storia, matematica, inglese..., ma anche in ambito musicale e di questo bisogna SEMPRE tenerne conto!

PON Infanzia - MusicaInsieme

Si è concluso il modulo PON per la Scuola dell' Infanzia "MusicaInsieme" che ha rappresentato
un approccio alla didattica e alle esperienze di uno dei maestri della Pedagogia musicale italiana, Giordano Bianchi. 
Attraverso una lunga esperienza con bambini normodotati e svantaggiati, Bianchi è andato approntando un itinerario musicale di base ricco e originale frutto di un attento confronto con i principi didattici delle più innovative metodologie europee (Orff, Dalcroze, Kodaly).
Si tratta dunque di un’educazione musicale orientata su criteri di globalità e interdisciplinarità che, pur privilegiando il linguaggio sonoro e i suoi codici, si proietta costantemente su altre aree dell’apprendimento come quella ludico-espressiva, psicomotoria, verbo-linguistica e logico-matematica.
Il modulo PON si è prefisso di far acquisire capacità di fare e inventare musica. Partendo dai linguaggi della sensorialità e della corporeità si sviluppano abilità e competenze di tipo ritmico-motorio, vocale e strumentale, ascolto, ricerca ed esplorazione, analisi, confronto e classificazione, espressione creativa, comunicazione e narrazione. 
Tutto il percorso insiste inoltre sull’importanza di sollecitare continuamente l’intreccio trai canali sensoriali nella convinzione che, in presenza di carenze, un canale possa compensare e rafforzare l’altro grazie alla percezione naturale. 
A questi contenuti dell’intervento se ne aggiungono altri che mettono in relazione la sfera motoria con quella concettuale, affettiva e sociale. 
Il graduale passaggio dal piano percettivo a quello concettuale costituisce il filo rosso di tutte le attività.
Tutta l’attività si basa sull’utilizzo del corpo e del gesto in combinazione con vari tipi di strumento. 
La dotazione principale prevede, prima di tutto, lo strumentario Orff, dal nome del musicista e didatta tedesco che per primo riunì un gruppo di strumenti adatti alla pedagogia musicale. Esso è composto prevalentemente da strumenti a percussione, onde favorire nel soggetto l’esperienza fisica, sensoriale, percettiva. Si usano strumenti a percussione a suono indeterminato (triangoli, tamburi, scatole sonore o wood block, piatti, sonagli) e altri a suono determinato (xilofoni, metallofoni, glockenspiel, piastre). 

Rita Cremonesi

Il fotografo pazzo
Il direttore d'orchestra
Percezioni timbriche

Prime note

Gatto/Gru ..le cellule ritmiche

Lezione aperta

Con i genitori

Grazie Alessandro Padovani!




Progetto "FaRe Musica" Saggio finale

Il "FaRe Musica" a scuola, con la voce, con gli strumenti, con i mezzi a disposizione, permette ai bambini di esplorare la propria emotività, di scoprire la dimensione interiore e quindi di sviluppare e affinare la propria affettività. L’ascolto e la riproduzione di suoni, di melodie e canzoni e un approccio adeguato alla musicalità permette al bambino di attivare processi di apprendimento multifunzionali, a vari livelli: dalla risposta senso-motoria, fino al linguaggio simbolico ed astratto, lungo l’intera gamma delle modalità conoscitive.La musica è una forma comunicativa complessa e “globale”: essa racchiude e veicola un’infinità di significati perché è strettamente legata all’immaginazione e al pensiero, alla corporeità, alla motricità, pertanto collegata con tutta la sfera esistenziale dell’uomo. Qui risiede la sua forza e la sua importanza educativa: attraverso l’esperienza musicale si possono infatti sviluppare competenze corporee, motorie e percettive, come ad esempio la possibilità di conoscere e utilizzare al meglio le proprie capacità sensoriali; competenze affettive e relazionali, come ad esempio la capacità di maturare sicurezza interiore, di ascoltare e interpretare le emozioni dell’altro, di accettare il diverso, di porsi in relazione con il gruppo, di interiorizzare comportamenti civilmente e socialmente responsabili.Non solo: si può favorire lo sviluppo di competenze espressive, comunicative e creative, come la capacità di esprimersi e comunicare con i diversi linguaggi non verbali. Attraverso la musica si possono sviluppare anche competenze cognitive, come il potenziamento, in particolare, delle capacità di analisi e di sintesi, di problematizzare, argomentare, valutare e applicare regole. L’espressione musicale, come disciplina scolastica valorizza una fondamentale capacità: quella che consente una maggiore comprensione della realtà che ci circonda e dei vissuti personali.La musica è un linguaggio strettamente legato alla soggettività di tutti ed è un mezzo utilizzato in tante occasioni per comunicare pensieri, sensazioni ed emozioni, per svolgere attività in comune, per realizzare forme di socializzazione, per assolvere funzioni varie che spaziano dal puro divertimento alla trasmissione di messaggi, anche tra diverse culture, per diventare strumento di tolleranza e comprensione reciproca.Il più popolare e universale dei linguaggi, può veicolare messaggi profondi, può cantare desideri di giustizia e di legalità, può scuotere le coscienze dall’indifferenza, dall’apatia e dalla rassegnazione.Abbiamo cercato con il saggio finale di raccogliere tutti i nostri obiettivi e le prassi per presentare il lavoro all'esterno della scuola, con la partecipazione di alunni, insegnanti, genitori e cittadinanza al fine di condividerne le finalità. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò.
Rita Cremonesi
Eccellenze - Scuola Secondaria 1° ad Indirizzo Musicale

Laoratorio Strumento Scuola Infanzia "Palestra Sonora"

Laboratorio Danza Scuola Infanzia "Danzando in LIS"

Laboratorio Canto Scuola Infanzia "Piccolo Coro"

Laboratorio Corale Scuola Primaria "Coro Voci Bianche"

Laboratorio Hip Hop Scuola Primaria

Coro Docenti "Fuoriclasse"

Coro Genitori "Bimbi Sperduti" con autorità

















sabato 22 giugno 2019

Robottiamo!

E' dimostrata l'efficacia della robotica educativa come supporto all'apprendimento perchè migliora e sviluppa molte capacità cognitive come il pensiero creativo,il problem solving,la comunicazione,il lavoro di gruppo ,il decision making.Con il termine robotica educativa si intendono tutte quelle attività educative basate sulla progettazione e operatività con i robot,intesi come macchine che si muovono e agiscono mediante una programmazione a comandi

L’obiettivo principale  è quello di avvicinare i bambini già dalla scuola dell'infanzia al coding e alla robotica per consolidare i concetti di lateralità e di orientamento spaziale, sviluppare curiosità e desiderio di partecipazione all’attività proposta , attenzione e  concentrazione  per analizzare e risolvere problemi 
I bambini   si sono cimentati con MOUSE E BOTLEY, due simpatici  robot con caratteristiche diverse.Mouse è un topolino goloso di formaggio con i comandi programmazione posti sul dorso ,mentre Botley li ha sul telecomando.





I bambini hanno imparato ,discutendo in gruppo ,facendo ipotesi,confrontandosi,sbagliando e correggendosi quante volte premere i tasti avanti/indietro destra/sinistra,ottendo il risultato desiderato, operando su percorsi strutturati e liberi .
La robotica permette di accrescere le capacità decisionali,favorisce lo spirito collaborativo,consolida esperienze nel lavoro di gruppo e fa acquisire un linguaggio di programmazione .È importante operare con robot che siano strumenti ludici appetibili e accattivanti ,in modo che  i bambini  ne usufruiscano come  soggetti attivi che pensano,progettano,provano e verificano divertendosi.


per prima cosa costruiamo un robot su cartone rispettando il posizionamento corretto delle tessere date




                                                  Robottiamo