lunedì 31 ottobre 2016

A faccia a faccia con la guerra

Proprio a “faccia a faccia”, anzi con gli occhi negli occhi, si sono ritrovati  i ragazzi di seconda e terza media dell' IC “Serra” di Crescentino con un giovane siriano, ingegnere di professione prima
della guerra e ora nella condizione di profugo, ospite a Trino, a cura dell'Oftal.
Martedì 26 ottobre una lezione speciale ha accolto i ragazzi del Comprensivo: atteso , idealizzato, anche da alcuni inizialmente un po' sottostimato, quando l'ing. si è “materializzato” ha catalizzato i visi e i cuori dei ragazzi.
Sentire dal vivo quello che la guerra porta via e non ti ridà più; vedere e capire attraverso cartine geografiche e video che solo un mare, il mare Mediterraneo, li distanzia da tanto orrore;  ascoltare in diretta quanto dolore, quanta nostalgia e rimpianto si possa provare per una vita prima normale, quotidiana, per parenti e amici che forse non si rivedranno mai più... tutto questo hanno ascoltato questa generazione di adolescenti che si affacciano alla Vita, annoiati dalla normale quotidianità, guardando negli occhi chi la guerra, quella vera, l'ha proprio vista e se la porta tutta addosso.

Mille domande, alcune più ingenue, altre più ragionate: “..come si è salvato?; ..la sua famiglia dov'è? ..come è arrivato qui?..cosa pensa di fare?..” : tutte hanno avuto la risposta adeguata.
E la risposta concreta dei ragazzi non è stata da meno: ognuno, nel suo piccolo e nella completa libertà e anonimato, ha fatto una piccola rinuncia giornaliera e l'ha destinata al nuovo amico venuto da lontano.
Se scopo della Scuola è quello di “trasformare specchi in finestre” (cit),  martedì,  la scuola media di Crescentino  ha avuto tutte le sue pareti trasformate in finestre spalancate sul Futuro: e di questo la società deve esserne orgogliosa ma anche un po' riconoscente!
Milena Ortello