lunedì 10 maggio 2021

La "Mud Kitchen" come approccio alla socialità

I bambini sono profondamente interessati e biologicamente programmati a esplorare ciò che li circonda e quanto amino far interagire tra loro diversi elementi naturali. Mescolare la terra, l’acqua, i sassi e tutta una serie di altri elementi, conoscere quali sono i comportamenti dei materiali e a cosa servono, dando libero sfogo all’immaginazione e alla fantasia, stimolando la creatività e lo sviluppo psico-affettivo.
La realizzazione di uno spazio dedicato al gioco simbolico e la presenza di elementi naturali, che caratterizzano lo spazio esterno, ha permesso ai bambini di sperimentarsi con degli “ingredienti veri” ……. sassi, pietre, terra, erba e acqua sono usati dai bambini per creare il loro gioco di finzione, per mescolare, riempire, travasare, mischiare, raccogliere, raggruppare dando libero spazio alla creatività.
Per il Progetto Alimentazione si è deciso di sperimentare questo approccio metodologico; quello che i bambini hanno ottenuto mescolando i vari ingredienti sono diventati attraverso il gioco simbolico della “mud-kitchen” o più comunemente definita “cucina di fango” cibi multietnici veicolanti l’inclusione: nachos, kebab, sushi, spaghetti, involtini primavera, pollo al curry, etc.
Il gioco della cucina di fango ha permesso al bambino di creare delle nuove relazioni tra pari, in un contesto dove il “fare finta” ha aiutato la relazione con l’altro, la socialità, l’inclusione e la creatività attraverso la possibilità di immergersi in un contesto libero per potersi esprimere, apprendere e arricchire il vocabolario linguistico.
Ciò che interessa è stato promuovere un atteggiamento positivo nei confronti delle esperienze, in modo da attivare nei bambini curiosità e impegno, stati d’animo destinati a consolidarsi giorno dopo giorno e a costruire tasselli importanti di quella personalità ancora tutta da scoprire.

Rita Cremonesi