venerdì 25 gennaio 2019

GIOVANNI BATTISTA VIOTTI

QUESTA MATTINA, IL PROFESSORE GIOVANNI MONGIANO, ATTORE LOCALE, CI HA RACCONTATO LA STORIA DEL NOSTRO FAMOSO MUSICISTA, CHE DA' IL NOME ALLA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA, AL TEATRO E ALLA VIA PRINCIPALE DEL PAESE E NOI, INSIEME AD ESPERTI FUMETTISTI, REALIZZEREMO UN FUMETTO RIGUARDANTE LA SUA VITA.

RACCONTA
G.B. VIOTTI è nato a Fontanetto Po nel 1755 ( dove ha vissuto fino all'età di 10 anni circa e dove è ritornato solo per il funerale della madre), è morto a Londra nel 1824 (dove ha vissuto a lungo).
Fu eminente compositore ed esecutore di musica strumentale per violino ed orchestra.
...Proveniente da una famiglia povera, si appassiona alla musica e in particolare al violino, perché il padre fabbro, che suonava il corno da caccia, un giorno, al mercato di Crescentino, ad un banco di strumenti musicali, acquista per lui il suo primo violino usato, con il quale Viotti suonerà da autodidatta.
A soli nove anni suonò insieme alla banda musicale del paese, per la festa patronale e un musicista di violino, caduto in bassa fortuna e presente in loco come giocoliere, lo notò subito e in cambio di ospitalità presso la famiglia Viotti, per un anno circa, decise di impartirgli lezioni private di violino.
A seguire un signore di Fontanetto Po, che suonava il flauto, invece, decise di portarlo con sé ad Ivrea, per esibirsi insieme, durante una funzione religiosa e una marchesa lì presente ed appassionata di musica, chiese alla famiglia di poterlo ospitare, in cambio di lezioni di violino per lui e per suo figlio il Principe (nullafacente).
A Torino, al "Teatro Regio", trova il suo maestro Gaetano Pugnani e da quel momento Viotti girerà tutta l'Europa: Svizzera, Austria, Polonia fino a giungere in Russia, dove l'imperatrice Caterina, amante della musica, gli regala un violino molto costoso.
(vedi foto sottostante)
il Violino di Viotti, depositato a Londra all'Accademia Reale di Musica, Museo che lo ha acquistato per 4 milioni e 500 mila sterline
Ad un certo punto della sua vita e carriera decide di non tornare più a Torino, ma di andare a Parigi,  dove però non era ancora conosciuto, ma ben presto divenne il violinista più famoso.
Lì decise di non suonare più, per dedicarsi a scrivere "la musica" e compose 30 concerti per violino ed orchestra.
Si trovò però in un periodo storico particolare, quello legato alla Rivoluzione Francese, per cui subirà varie vicissitudini.
La Regina Maria Antonietta lo porta con sé alla Reggia e poi dirigerà anche il teatro.
In Francia stringe un legame con Elena, che suonava il pianoforte e pare che a lei sia stata scritta e dedicata" la Marsigliese" (Inno Nazionale Francese), che si attribuisce proprio a Viotti. Infatti sembra che Elena si salvò "dalla ghigliottina" proprio suonando questa composizione, che solo lei poteva conoscere, in quanto spesso l'aveva suonata insieme a G.B. 


Viotti, dal canto suo, deve scappare a Londra perché appartenente alla borghesia e lì scopre di essere famoso pur non essendoci mai stato prima e decise di stabilirsi, ma a causa di lettere anonime, indirizzate al Re, in cui si scriveva che era un simpatizzante rivoluzionario, quest'ultimo lo mandò via dal Paese e lui andò in Germania, dove scrisse una lunghissima lettera personale al Re, così ritornò a Londra, dove vi rimase fino alla sua morte.
Viotti ormai malato e non più ricco, commerciava vini tra la Francia e Londra, ma a causa di un carico andato  male, si ritrovò in rovina. Così gli ultimi anni della sua vita visse presso una famiglia di nobili alla quale, grazie ad un testamento, lasciò i suoi unici averi, alcuni spartiti e due violini, che però furono venduti a poco prezzo, non conoscendone il vero valore ( post morte).
A Londra non si riesce più a trovare la sua tomba.
Nostro concittadino, è molto più famoso all'estero che nel nostro Paese, anche se ogni anno si celebra il festival a lui dedicato.


GIOVANNI MONGIANO HA INTERPRETATO E RECITATO G.B. VIOTTI