lunedì 4 febbraio 2019


B612 e il sistema solare
C’era una volta il nulla, tutto era buio e silenzio. All’improvviso ci fu un gran boato, uno scoppio fatto di luce e fuoco “il Big Bang” da cui si è generato tutto l’universo. I nostri bambini sono stati introdotti a questa difficile teoria attraverso la visione di video alla lim, per poi viverlo fisicamente attraverso il gioco della pignatta, alla cui rottura, accompagnata dal suono di un grande piatto, sono fuoriuscite tante palline colorate simboleggianti i pianeti, le stelle ed i satelliti. I nostri piccoli esploratori hanno rappresentato il big bang su un foglio nero attraverso la tecnica del PAINT SPLAT martellando direttamente il colore che si è diffuso creando un micro- universo.


 
  Per conoscere meglio il nostro angolo di universo e i suoi protagonisti ci siamo uniti, attraverso un video, a Paxi personaggio guida della nostra successiva attività. PAXI partendo con una navicella dalla nostra TERRA è andato alla conoscenza dei pianeti e del Sistema Solare. I bambini hanno osservato i colori dei pianeti e del SOLE che è la stella fissa che ci riscalda e ci dà luce al centro del nostro sistema solare, invece i PIANETI, con la luna che è un satellite della terra, orbitano  cioè si muovono, intorno ad esso. PAXI ci ha spiegato che oltre agli otto pianeti intorno al sole, esiste una cintura asteroidale dove con i bambini abbiamo collocato la sede dell’asteroide B612, conosciuto nel percorso dello sfondo integratore. L’attività è stata rappresentata, utilizzando tecniche diverse, su 2 cartelloni da esporre nei luoghi comuni e la costruzione artistica di un SISTEMA SOLARE in miniatura che sarà la documentazione individuale del bambino.















 
 
 
Lo studio su costellazioni e pianeti culmina con un vissuto logico-matematico di misurazione delle distanze planetarie. La riflessione è nata dall’esigenza di rendere partecipi i bambini dell’esistenza di una precisa collocazione dei pianeti all’interno di un’ampia galassia, da sempre oggetto di studio di esperti in materia, atti a catalogare stelle, asteroidi e di scoprirne eventuali nuove presenze. Il Big Bang, ha creato distanze tra i pianeti del sistema solare, dei quali si esclude una fluttuazione casuale nello spazio. Calcoli matematici, infatti, ci descrivono un Universo ben lontano dalla banalità, organizzato, stimolante elucubrazioni su eventuali forme di vita che esulano dal Pianeta Terra, obiettivo di missioni, localizzazioni di satelliti e di stazioni orbitanti nell’Universo. I bambini sono stati accompagnati in un viaggio metaforico, finalizzato alla misurazione distale dei principali pianeti, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, esistenti in prossimità del Sole, fonte di calore e di luce, fondamentali per la sopravvivenza di ciascun essere vivente. Il metodo fa riferimento ai contenuti teorici descritti dalla Dott.ssa Robutti, del Dipartimento di Matematica dell’Università degli studi di Torino, che avvicinano il sistema cognitivo infantile all’apprendimento dei concetti matematici con una metodologia pratico-esperienziale concreta, semplice ed efficace. La distanza tra i pianeti è stata facilmente studiata dai bambini grazie ad una striscia di misurazione , collocata a fianco di palloni, ovvero, sussidi psicomotori, trasformati per l’occorrenza in divertenti corpi celesti, su cui lasciare un tracciato di orme, (impronta di bambino concordata) aventi come punto di partenza, per ciascuna misurazione, la stella più grande dell’Universo, il Sole
Misurazioni effettuate:
-          Sole/Venere-
-          Sole/Terra-
-          Sole/Marte-
-          Sole/Giove-
-          Sole/Saturno.
 Il tutto riportato su scheda individuale di verifica, con unità di misura in scala.


 


 



 


 

 
Sezioni: F G I L

lunedì 28 gennaio 2019

CONTINUITA'-primo incontro

Si è svolto in data 28 gennaio 2019 il primo incontro degli alunni di 5 anni della scuola dell'Infanzia "PETER PAN" con le classi prime della scuola Primaria di Crescentino per attuare il "Progetto Continuità"che prevede alcuni incontri per far conoscere la futura scuola agli alunni della scuola dell'infanzia.


La continuità nasce dall ’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità.
Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola ,una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo.
Ogni gruppo di bambini è stato degnamente accolto nelle classi prime per una  "lezione" in ambito linguistico.Dopo le presentazioni i "piccoli" hanno preso posto nei banchi con gli allievi delle prime classi per assistere alla visione alla LIM della  bella e simpatica fiaba"Il leone che non sapeva scrivere".
In seguito si è riesaminata la favola oralmente per poter posizionare i vari personaggi protagonisti su di un cartellone rappresentante l'ambiente in cui si svolge;mentre i bambini dell'infanzia incollavano i vari animali,i loro compagni della primaria associavano ad ognuno le parole pronunciate leggendole ad alta voce.Il tutto preparato dalle insegnanti e dai bambini della Primaria.






Ed ecco il cartellone completato!!!

Successivamente le insegnanti della primaria hanno anche predisposto puzzles da completare con immagini e parole del racconto,dove i bambini si sono divertiti a ricomporre scimmie,giraffe,ippopotami,leoni....



Come ultima attività i bambini di 5 anni  ,aiutati e supportati dai compagni più grandicelli, hanno colorato il musetto di ogni animale ,lo hanno ritagliato e incollato su di una fascetta per ricavarne una simpaticissima coroncina!!!
Ringraziamo per l'accoglienza e la disponibilità tutte le insegnanti delle classi prime e per quel che riguarda le attività documentate in questo articolo le maestre Marzia Martinez ed Elena Gatti che ci hanno fatto vivere una bella esperienza.Al prossimo incontro!


venerdì 25 gennaio 2019

GIOVANNI BATTISTA VIOTTI

QUESTA MATTINA, IL PROFESSORE GIOVANNI MONGIANO, ATTORE LOCALE, CI HA RACCONTATO LA STORIA DEL NOSTRO FAMOSO MUSICISTA, CHE DA' IL NOME ALLA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA, AL TEATRO E ALLA VIA PRINCIPALE DEL PAESE E NOI, INSIEME AD ESPERTI FUMETTISTI, REALIZZEREMO UN FUMETTO RIGUARDANTE LA SUA VITA.

RACCONTA
G.B. VIOTTI è nato a Fontanetto Po nel 1755 ( dove ha vissuto fino all'età di 10 anni circa e dove è ritornato solo per il funerale della madre), è morto a Londra nel 1824 (dove ha vissuto a lungo).
Fu eminente compositore ed esecutore di musica strumentale per violino ed orchestra.
...Proveniente da una famiglia povera, si appassiona alla musica e in particolare al violino, perché il padre fabbro, che suonava il corno da caccia, un giorno, al mercato di Crescentino, ad un banco di strumenti musicali, acquista per lui il suo primo violino usato, con il quale Viotti suonerà da autodidatta.
A soli nove anni suonò insieme alla banda musicale del paese, per la festa patronale e un musicista di violino, caduto in bassa fortuna e presente in loco come giocoliere, lo notò subito e in cambio di ospitalità presso la famiglia Viotti, per un anno circa, decise di impartirgli lezioni private di violino.
A seguire un signore di Fontanetto Po, che suonava il flauto, invece, decise di portarlo con sé ad Ivrea, per esibirsi insieme, durante una funzione religiosa e una marchesa lì presente ed appassionata di musica, chiese alla famiglia di poterlo ospitare, in cambio di lezioni di violino per lui e per suo figlio il Principe (nullafacente).
A Torino, al "Teatro Regio", trova il suo maestro Gaetano Pugnani e da quel momento Viotti girerà tutta l'Europa: Svizzera, Austria, Polonia fino a giungere in Russia, dove l'imperatrice Caterina, amante della musica, gli regala un violino molto costoso.
(vedi foto sottostante)
il Violino di Viotti, depositato a Londra all'Accademia Reale di Musica, Museo che lo ha acquistato per 4 milioni e 500 mila sterline
Ad un certo punto della sua vita e carriera decide di non tornare più a Torino, ma di andare a Parigi,  dove però non era ancora conosciuto, ma ben presto divenne il violinista più famoso.
Lì decise di non suonare più, per dedicarsi a scrivere "la musica" e compose 30 concerti per violino ed orchestra.
Si trovò però in un periodo storico particolare, quello legato alla Rivoluzione Francese, per cui subirà varie vicissitudini.
La Regina Maria Antonietta lo porta con sé alla Reggia e poi dirigerà anche il teatro.
In Francia stringe un legame con Elena, che suonava il pianoforte e pare che a lei sia stata scritta e dedicata" la Marsigliese" (Inno Nazionale Francese), che si attribuisce proprio a Viotti. Infatti sembra che Elena si salvò "dalla ghigliottina" proprio suonando questa composizione, che solo lei poteva conoscere, in quanto spesso l'aveva suonata insieme a G.B. 


Viotti, dal canto suo, deve scappare a Londra perché appartenente alla borghesia e lì scopre di essere famoso pur non essendoci mai stato prima e decise di stabilirsi, ma a causa di lettere anonime, indirizzate al Re, in cui si scriveva che era un simpatizzante rivoluzionario, quest'ultimo lo mandò via dal Paese e lui andò in Germania, dove scrisse una lunghissima lettera personale al Re, così ritornò a Londra, dove vi rimase fino alla sua morte.
Viotti ormai malato e non più ricco, commerciava vini tra la Francia e Londra, ma a causa di un carico andato  male, si ritrovò in rovina. Così gli ultimi anni della sua vita visse presso una famiglia di nobili alla quale, grazie ad un testamento, lasciò i suoi unici averi, alcuni spartiti e due violini, che però furono venduti a poco prezzo, non conoscendone il vero valore ( post morte).
A Londra non si riesce più a trovare la sua tomba.
Nostro concittadino, è molto più famoso all'estero che nel nostro Paese, anche se ogni anno si celebra il festival a lui dedicato.


GIOVANNI MONGIANO HA INTERPRETATO E RECITATO G.B. VIOTTI