CodyFeet è un metodo di coding Unplugged per età prescolare,
propedeutico alla programmazione visuale a blocchi. Il metodo consente di
costruire percorsi a tessere quadrate che rappresentano in modo intuitivo le
istruzioni necessarie a percorrerli. CodyFeet nasce dall’esigenza, diffusa
nella scuola dell’infanzia, di rappresentare direttamente sul percorso le
istruzioni da eseguire per percorrerlo, scaturisce da un’idea di Annalisa
Albano, concepita molto recentemente nel contesto della Summer School 2018.
La caratteristica peculiare di CodyFeet è quella di
conciliare l’estrema semplificazione, che lo rende intuitivo e corretto
per costruzione, con i principi base del coding e i paradigmni di
programmazione visuale a blocchi e coding unplugged, che i bambini
incontreranno negli anni successivi.
Il senso del gioco
Il coding si basa sulla separazione di ruoli tra chi programma e chi esegue, che richiede una convenzione basata su un repertorio di istruzioni e su regole sintattiche ben precise. Molte attività di coding unplugged prevedono che un bambino o una bambina si muova su una scacchiera come un robot, eseguendo semplici istruzioni di movimento impartite dai compagni.
In CodyFeet le istruzioni sono direttamente rappresentate sulle tessere quadrate che compongono il percorso, una per tessera. E’ come se il protagonista del gioco fosse un robottino che legge le istruzioni con i piedi: solo quando arriva su una tessera legge l’istruzione corrispondente, la interpreta e la esegue, poi passa alla successiva, spostandosi sulla tessera di fronte a sè. Quindi lo spostamento in avanti è implicito, perchè rappresenta il passaggio all’istruzione successiva, mentre le mosse rappresentate sulle tessere corrispondono a rotazioni sul posto: sinistra (rotazione in senso antiorario di 90 gradi), destra (rotazione in senso orario di 90 gradi) e diritto (nessuna rotazione rispetto alla direzione già assunta).
Le tessere

Ogni tessera è caratterizzata dal colore, dalla direzione delle
impronte rispetto al punto di ingresso e dalla posizione relativa dei punti di
ingresso e uscita.
Una volta costruito il percorso, le regole di
percorrenza sono sulla tessera su cui ci si trova e la si esegue,
effettuando la corrispondente rotazione, quindi si fa un balzo in avanti.
Espansione
Una volta appresa la familiarità con le regole abbiamo effettuato un
percorso associato ad altre azioni, come
la letto scrittura. In tal senso, CodyFeet, si è prestato ad offrire supporto alla
composizione di una parola concordata con il gruppo, attraverso azioni
specifiche da compiere lungo il percorso senza compromettere la
rappresentazione delle istruzioni necessarie a seguire il percorso stesso.
Per tale scopo sono state utilizzare tessere neutre, “free“, che i
bambini hanno utilizzato in modo personale e creativo per comporre la parola
DARTH, il personaggio (Darth di Guerre Stellari) presente nello sfondo
integratore.
Altre applicazioni
Unendo CodyFeet
a DressCode,
le tessere speciali ci hanno permesso di
utilizzare una traccia narrativa aiutando il nostro personaggio a ricostruire
la sua unità.
Il gioco prima collettivo e poi individuale è avvenuto a schema libero,
prendendo le tessere nell’ordine preferito, inserendo le parti del lungo il percorso dove lo si ritiene più
opportuno e nell’ordine che si ritiene corretto. In modo inverso, si è potuto
ricercare il percorso, partendo con gli indumenti già disposti sulla griglia
lasciando ampi spazi vuoti, per poi cercare un percorso che li colleghi nel
giusto ordine.
Qui di seguito vedete un esempio di schema che contiene gli indumenti,
ma non le tessere che compongono il percorso che li collega.
Rita Cremonesi