Serra delle meraviglie: SINESTESIA............ una passeggiata ai confini tra arte, suoni e colori

Percorso in peer education con il liceo Artistico Alciati di Vercelli

La sinestesia è il fenomeno percettivo che coinvolge due o più canali sensoriali diversi, per esempio vista e udito, o vista udito e tatto…

Sinestesia significa, per esempio, poter “annusare”, o “assaggiare”, o “ascoltare” i colori. Poter “vedere” una musica, o la forma di un sapore.

Non è un “superpotere” ma un fenomeno percettivo, un processo cognitivo che consiste nel fatto che nella percezione individuale, due o anche più sensi differenti si fondono tra loro, sovrapponendosi.

Il bambino è naturalmente un essere interdisciplinare. Attraverso i suoi gesti prende, ap-prende, com-prende, pre-tende, at-tende, si pro-tende, si es-tende, ri-membra, afferra, maneggia, mima, incorpora, tasta, fa esercizio instancabile di montaggio e smontaggio della realtà. Questa tattilità dinamica è tra le poche cose che al bambino occorrono, e di cui è naturalmente dotato, per apprendere ed essere felice.

Utilizzare la sinestesia significa permettere ai bambini di nutrirsi il più possibile di condivisione artistica ed alimentare il loro potenziale umano primario, articolare e fondare l’interdipendenza dei sensi e la possibilità di tradurre tutti i linguaggi gli uni negli altri”.

Un’arte nutre l’altra, così diventa possibile poetare una musica, musicare una danza, danzare un disegno, disegnare un testo, scrivere un gesto, rappresentare una musica.

Nello specifico del nostro percorso, si è trattato di vedere i suoni e la loro rappresentazione visiva. Grazie alle indicazioni del prof. Padovani Alessandro, impegnato nel Modulo Pon Infanzia “MusicaInsieme” è stato scelto, ascoltato, vissuto a livello motorio, e suonato, il brano di Amilcare Ponchielli “La Danza delle Ore” la cui struttura ha permesso di percepire il rincorrersi delle note, il divenire della musica, la struttura del brano, individuare gli elementi formali della grammatica musicale che sono poi stati tradotti attraverso i colori, la pittura, la scultura, impiegando materiali di recupero. Il prodotto è stato un quadro musicale ove sono confluite le esperienze svolte nelle varie discipline e dove i diversi saperi si sono uniti sviluppando capacità interdisciplinari.

Per fare ciò si è dovuto superare il classico setting didattico, ricorrendo ad un nuovo approccio di trasmissione delle conoscenze utilizzando sia la didattica laboratoriale , sia l’educazione tra pari meglio conosciuta come Peer Education, un cambio di prospettiva che vede i più giovani al centro del sistema educativo.

Il principio base del peer education è che la conoscenza si trasmetta tra “pari grado”, cioè tra persone simili, per età, status e problematiche: il che le rende, agli occhi di chi impara, interlocutori credibili e affidabili, degni di rispetto.

I peer, in questo caso, una decina di allievi del Liceo Artistico “Ambrogio Alciati” di Vercelli-Trino coordinati dal prof. Nicola Gabriele, sono stati chiamati ad aiutare e a supportare i coetanei durante i laboratori e le attività di gruppo organizzate dagli educatori in qualità di facilitatori.

Parte integrante di questo percorso è stato, inoltre, l’utilizzo della chironomia durante il canto, l’utilizzo cioè di un supporto didattico che prevede una prima codificazione musicale attraverso il corpo, che rinforza l’interiorizzazione dell’altezza dei suoni, utile per lo sviluppo dell’orecchio interiore e all’inizio della lettura. I gesti, infatti, associati ai colori, concretizzano, infatti, nello spazio il nome delle note, affidando alla loro posizione della mano una corrispondente altezza sonora.

Permettere a queste attività di divenire traccia di una sperimentazione didattica il nostro futuro obiettivo.

Rita Cremonesi