“Cosa ci fanno ben tre gazzelle dei Carabinieri nel cortile della Scuola Media di Crescentino?”
E’ quanto si sono chieste alcune persone nelle scorse mattinate passando di fronte agli edifici di via Manzoni.
Niente paura: per alcune mattinate si sono trasformati in professori e hanno incontrato tutti i ragazzi delle quattordici classi della scuola nell’ambito del progetto “Lezioni di legalità”, reso possibile grazie alla disponibilità e alla competenza dei CC di Crescentino.
Nel corso degli incontri, uno per classe, dopo la proiezione di un breve video illustrativo, il Maresciallo ha affrontato con competenza e tatto alcune tematiche di diretto interesse degli adolescenti, in particolare bullismo e cyberbullismo, uso improprio della rete telematica, microcriminalità, facendo riferimento ad episodi di vita vissuta quotidianamente dai giovani alunni che, grazie al clima positivo che i CC hanno saputo instaurare, sono intervenuti numerosi con domande e quesiti.
Ai ragazzi sono state indicate sia le conseguenze giuridiche dovute a comportamenti non legali, sia sono stati offerti suggerimenti su come reagire quando si è a conoscenza di tali situazioni che non devono MAI né essere sottovalutate né ignorate.
L’incontro proficuo e costruttivo si è concluso con un più rafforzato sentimento di vicinanza tra l’Arma dei CC e i nostri adolescenti e con una acquisita consapevolezza che le forze dell’ordine non vanno temute ma considerate alleate per il benessere della società.
“La porta della Caserma”, ha concluso il Maresciallo , “è sempre aperta per ognuno di voi. Per qualunque problema non esitate a passare a trovarci!”
La non cultura della legalità è alla base dei mali della nostra società: alla Scuola e ai docenti, tanto criticati, si richiede però sempre più frequentemente di intervenire a colmare le lacune e le manchevolezze di altre componenti sociali.
Un grazie sentito per la collaborazione e la disponibilità dimostrata in questo progetto ai CC di Crescentino, in particolare al Maresciallo Viezzer Christian, all’Appuntato Scelto Della Pepa Gianluca e al Carabiniere Mastroserio Donato”.
Prof.ssa Milena Ortello