Sebbene non vi sia una definizione unica di pensiero
computazionale, ci si può riferire ad esso come “…L’insieme dei processi
mentali coinvolti nella formulazione di un problema, nonché l’espressione della
sua soluzione in modo che una macchina o un essere umano siano in grado di
eseguirlo in modo efficace. È tutto ciò che viene prima della tecnologia
informatica, pensato da un essere umano conscio della potenza dell’automazione”
(Wing, 2010). A partire da questo punto di vista, è possibile concepire il
pensiero computazionale quale attività mentale finalizzata alla formulazione di
un problema che ammette una soluzione computazionale, cui si perviene
attraverso l’intervento di una macchina o dell’essere umano, o dalla
combinazione di entrambi. Quando si parla di pensiero computazionale, si ragiona su parole come“problema” e “soluzione”; il
pensiero computazionale è applicabile ai problemi del mondo reale, le cui
soluzioni rientrano in un sistema molto più complesso e ampio,perciò è utile
inserirlo nello svolgere le attività scolastiche,non solo di natura informatica
In quest’ottica, il pensiero computazionale si sovrappone al pensiero logico,
attivando dei processi e delle procedure di pensiero che attingono alla
creatività, alla ragione, alla logica e alla capacità interpretativa e critica.
In questo scenario concettuale, il sistema educativo svolge un ruolo decisivo
nel preparare, stimolare e accompagnare gli studenti verso una comprensione e
un uso delle tecnologie digitali superando il ruolo di questi ultimi quali
consumatori passivi, per stimolarne lo sviluppo quali cittadini consapevoli.
Alla scuola dell’infanzia “PETER PAN” è pratica educativa
ormai consolidata proporre l’avviamento al pensiero computazionale,sia con
l’ausilio di strumentazioni tecnologiche che con attività su schede
operative dove il bambino impara a
comprendere il problema e a cercare
soluzioni per risolverlo ,fa attività di coding dove impara a decifrare i
codici dati o a costruirli lui stesso in base al lavoro da portare a
termine.Come ogni anno abbiamo partecipato all”ORA DEL CODICE” con attività
tradizionali(su carta,lucidi da sovrapporre)i e online (su tablet)proposte dalla
piattaforma Programma il Futuro ,completando i percorsi scelti e abbiamo
ottenuto l’attestato di completamento.In una società di nativi digitali è
importante educare alla cittadinanza digitale dove l’uso delle tecnologie deve essere consolidato attraverso esperienze di
formazione perché possano essere usate e agite in modo critico e consapevole