B612 e il sistema solare
C’era una volta il nulla, tutto era buio e silenzio.
All’improvviso ci fu un gran boato, uno scoppio fatto di luce e fuoco “il Big
Bang” da cui si è generato tutto l’universo. I nostri bambini sono stati
introdotti a questa difficile teoria attraverso la visione di video alla lim,
per poi viverlo fisicamente attraverso il gioco della pignatta, alla cui
rottura, accompagnata dal suono di un grande piatto, sono fuoriuscite tante
palline colorate simboleggianti i pianeti, le stelle ed i satelliti. I nostri
piccoli esploratori hanno rappresentato il big bang su un foglio nero
attraverso la tecnica del PAINT SPLAT martellando direttamente il colore che si
è diffuso creando un micro- universo.
Per conoscere meglio il nostro
angolo di universo e i suoi protagonisti ci siamo
uniti, attraverso un video, a Paxi personaggio guida della nostra
successiva attività. PAXI partendo con una navicella dalla nostra TERRA è andato alla conoscenza dei pianeti e del Sistema Solare. I bambini hanno osservato i colori dei pianeti e
del SOLE che
è la stella fissa che ci riscalda e ci dà luce al centro del nostro sistema
solare, invece i PIANETI, con la luna che è un satellite della terra, orbitano cioè si muovono, intorno ad esso. PAXI ci ha spiegato che oltre agli otto pianeti intorno al sole, esiste una cintura asteroidale dove con i bambini abbiamo collocato la sede dell’asteroide B612, conosciuto nel percorso dello sfondo integratore. L’attività è stata rappresentata, utilizzando tecniche diverse, su 2 cartelloni da esporre nei luoghi comuni e la costruzione artistica di un SISTEMA SOLARE in miniatura che sarà la documentazione individuale del bambino.
Lo studio su costellazioni e pianeti culmina
con un vissuto logico-matematico di misurazione delle distanze planetarie. La
riflessione è nata dall’esigenza di rendere partecipi i bambini dell’esistenza
di una precisa collocazione dei pianeti all’interno di un’ampia galassia, da
sempre oggetto di studio di esperti in materia, atti a catalogare stelle,
asteroidi e di scoprirne eventuali nuove presenze. Il Big Bang, ha creato
distanze tra i pianeti del sistema solare, dei quali si esclude una
fluttuazione casuale nello spazio. Calcoli matematici, infatti, ci descrivono
un Universo ben lontano dalla banalità, organizzato, stimolante elucubrazioni
su eventuali forme di vita che esulano dal Pianeta Terra, obiettivo di
missioni, localizzazioni di satelliti e di stazioni orbitanti nell’Universo. I
bambini sono stati accompagnati in un viaggio metaforico, finalizzato alla
misurazione distale dei principali pianeti, Venere, Terra, Marte, Giove,
Saturno, esistenti in prossimità del Sole, fonte di calore e di luce,
fondamentali per la sopravvivenza di ciascun essere vivente. Il metodo fa
riferimento ai contenuti teorici descritti dalla Dott.ssa Robutti, del
Dipartimento di Matematica dell’Università degli studi di Torino, che
avvicinano il sistema cognitivo infantile all’apprendimento dei concetti
matematici con una metodologia pratico-esperienziale concreta, semplice ed
efficace. La distanza tra i pianeti è stata facilmente studiata dai bambini
grazie ad una striscia di misurazione , collocata a fianco di palloni, ovvero,
sussidi psicomotori, trasformati per l’occorrenza in divertenti corpi celesti,
su cui lasciare un tracciato di orme, (impronta di bambino concordata) aventi
come punto di partenza, per ciascuna misurazione, la stella più grande
dell’Universo, il Sole
Misurazioni effettuate:
-
Sole/Venere-
-
Sole/Terra-
-
Sole/Marte-
-
Sole/Giove-
-
Sole/Saturno.
Il
tutto riportato su scheda individuale di verifica, con unità di misura in
scala.
Sezioni:
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